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Poesie-recensioni
studio di grotta marina
acquerello - in monocromia
Tra tutte le tecniche pittoriche quella dell’acquerello è, a detta di molti maestri dell’arte, una delle più difficili e diventa quasi retorico affermare che il fascino dell’acquerello coglie sempre l’animo del fruitore, anche di quello più disattento, ed il mio n’è particolarmente attratto. Non riesco quindi a “passare oltre” davanti agli acquerelli di Mario Piana, mi diventa assolutamente spontaneo fermarmi, sembra che abbiano un richiamo su di me. Le sue opere trasudano d’anima, le sento raccoglitrici d’emozioni tanto che creano "pathos" naturale e spontaneo.L'intesa che si respira tra l'artista e la sua arte nel silenzio dell’osservare diventa complicità ed approvazione. Con tanta spontanea generosità Mario elargisce la magia dei suoi pigmenti senza restrizione. Baciati dall’acqua i colori diventano racconti, favole, ricordi, magistralmente stesi con pennellate sicure, decise e scorrevoli depositano sui fogli bianchi morbida atmosfera spiritualizzante che diventa colonna sonora di un racconto a lieto fine. Il foglio acquerellato si sfuma di color arcobaleno... il più luminoso…e si amalgama in una visione vellutata rendendo carezzevole il dolce insieme , i colori diventano note musicali di una melodia senza tempo e la poesia traspare dalle sfumature di una rappresentazione che si impregna di anima intrisa di tanta armonia. Emozioni a tutto tondo dunque, dove anima e tecnica si amalgamano e diventano un unisono per rendere l’opera “unica”. Mario usa il bianco del foglio e lo fa diventare luce e senza ripensamenti o titubanze lascia che il foglio sprigioni la sua qualità primordiale; il bianco, ed allora i contrasti diventano diretti, le sfumature diventano sofisticate, la morbidezza e la raffinatezza diventano naturali, un insieme di caratteristiche che fanno delle opere di Piana dei veri toccasana al bel vedere. Nei suoi acquerelli vengono rappresentati paesaggi di oggi e paesaggi della nostra infanzia; angoli che portano la nostra memoria a tempi andati; antichi casolari di vecchie rimembranze, angoli di campagne più o meno assolate, acque trasparenti e rilassanti, che portano la leggiadria, ma ciò che rende “amabili” queste sue opere è l’intrinseca pacatezza del suo “star bene con se stesso”,(lo si percepisce), mista alla volontà di voler trasmettere la sua personalità di artista che ama la sua arte e la fa sua, accarezzandola, meditandola, conservandola ma anche dando sempre una spinta per una nuova sperimentazione. La sua continua ricerca lo porta a sperimentare altre tecniche: nei suoi lavori possiamo ammirare opere eseguite a pastello, ad acrilico, tutte comunque con un minimo denominatore comune…opere colme di pathos con il coinvolgimento dell’anima. Il suo legame con la natura, con l’ambiente, rende l’artista sensibile ed attento alla tematica dell’ambiente, non è un caso che molti suoi acquerelli rappresentano paesaggi naturali a volte prive di costruzioni. Mario Piana è tutto questo…ma non solo…Mario Piana è pittore-poeta di favole colorate-acquerellate, testimone del momento che fissa sul foglio la visione, scandida però dalla SUA emozione...percepita, vissuta, subita o voluta.
Carla Colombo
29 gennaio 2009
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