Menu principale:
Poesie-recensioni
Sotto la pioggia
olio su tela
cm. 50x70 - anno 2008
L’arte di Grazia Barbi nella sua particolare espressione, manifesta un intimistico “schietto” e “sincero”, ricco di colori puliti e solari, accostati come un mosaico, senza luce né ombra, piatti e diretti.
Mi piace paragonare queste sue opere, specialmente nella parte che riguarda lo sfondo, ad un vestito di Arlecchino, che ricopre mura di case, di edifici, di porte e di finestre semplicemente delineate;
una linearità che assapora di semplicità, di giornate serene, di serata col sorriso…forse la stessa semplicità, la stessa realtà che Grazia ama manifestare a tutti a noi.
Non può certamente staccarsi dalla sua laurea in architettura ed allora ecco che :
magicamente queste colorazioni piatte diventano vita e vengono poste su prospettiva efficace e ben costruita, senza alcuna sbavatura , senza imprecisioni o perplessità.
Con questi suoi sfondi l’opera potrebbe considerarsi terminata, perché già ricca così, ma tutto questo viene interrotto sempre da una figura di donna; occhi affusolati, labbra evidenti, incarnati leggeri ed opachi, donna snob a volte oppure “semplicemente donna” di tutti i giorni, che sembra racconta la vita di una giornata tra le mura di un paese conosciuto, familiare, le mura che ci accompagnano giornalmente.
Tutto questo è rappresentazione simpatica e naturale, dove traspare la raffinatezza di un “Modigliani” personalizzato.
La ricerca continua che Grazia manifesta con l’arte porta a trasmetterci la sua volontà indefessa di amalgama di pigmenti e di forme e non è certamente causale che alle forme così schematiche degli sfondi vengono associate linee morbide di visi levigati e sempre espressivi.
Non servono allora luci, non servono ombre, non servono sfumature per trasmettere la sua interiorità. A Grazia serve unicamente la sua tavolozza colma di colori puliti che magistralmente riesce a stendere dando anima a zone piatte, lineari e di un’apparente semplicità, ma proprio qui sta la difficoltà, trasmettere il suo sentire attraverso la semplicità del suo linguaggio pittorico…intimistico, personale e diretto.
Carla Colombo
18 gennaio 2009
pagina dedicata a Grazia Barbi dal periodico trimestrale m.36 IL CONVIVIO
torna a recensioni